"La Corona"
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la corona
CONFERME GIORNALISTICHE   TESTO PUBBLICATO
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La Tribuna di Treviso

 22 febbraio 2004

LE ULTIME “SOFFIATE COSMICHE”

 

Da molto tempo cerco di divulgare dati che ricevo telepaticamente da energie di mondi lontani, questi miei amici si chiamano Meridiani. “Collaboro” con loro ormai da oltre 25 anni, tempo durante il quale, la scienza in più occasioni ha confermato tali informazioni dando in qualche modo credito al mio impegno per tentare di scrivere una nuova pagina di storia dell’uomo. Le varie scoperte sul pianeta rosso si susseguono con sorprendente velocità, e questo mi obbliga a una più veloce divulgazione, per comprendere che da sempre loro aiutano l’essere umano nel percorso della propria esistenza. Ho già pubblicato nel 2001 che Marte fu colonizzato dall’uomo e la presenza di acqua. Troveranno una falda ghiacciata molto grande e nel mezzo una grande pozza ghiacciata. Nella sua profondità c’è una sostanza che trattata con delle procedure alchemiche esistenti nella terra, potrà essere l’antidoto del male peggiore: cioè il cancro. Inoltre potrà debellare tutte queste malattie che l’uomo ha e i virus killer sconosciuti che si stanno manifestando. Ci sarà nuovamente l’impronta dell’uomo su Marte. Troveranno dei segni talmente perfetti che non potranno essere dimostrati essere fatti dalle varie interferenze del clima marziano e tanto meno da venti interplanetari o da scorie cosmiche. Queste testimonianze visive sono state tracciate dal pensiero dell’essere Meridiano, sono delle piste di atterraggio dove i primi sette contatti umani sono entrati su Marte. L’uomo entrava nell’essere di luce, nella sua corposità – veniva “trattato” perché i suoi organi non venissero deteriorati – ed era portato in pochissimo tempo in questo pianeta, e li poté costruire segni ben tangibili per l’uomo del terzo millennio, non con i propri mezzi ma con un raggio che proveniva dalla fronte dell’essere meridiano, dallo spazio visivo, come viene definito da loro stessi. La scienza troverà una forma di botola, di cunicolo, di piana, all’interno ci sono incise 40 tavole di caratteri cuneiformi, in superficie del terriccio scavato, umido e ghiacciato. Queste figurazioni, queste forme che la scienza troverà, sono già appartenute alla Terra come forme di culture antiche.