Nella
giornata di martedì abbiamo appreso da un quotidiano locale che
nella zona vicino al municipio del comune di Vigonovo, in provincia
di Padova, in un campo adiacente all’asilo del paese, erano comparse
delle “figurazioni”, che avevano attirato l’attenzione di molti
ragazzi, che nel giro di pochissimo tempo avevano diffuso tale
notizia a macchia d’olio.
Venuti
a conoscenza di questa segnalazione, ci siamo catapultati nella
zona, nella speranza, dal momento che la segnalazione della presunta
comparsa risaliva alla notte tra il venerdì 6 e il sabato 7 maggio,
di trovare ancora dei segni tangibili di possibili raffigurazioni.
Appena
giunti nelle vicinanze del campo, ancor prima di essere nelle
sue immediate vicinanze, Maria mi comunicò che dalla forte energia
che captava, eravamo sicuramente nel luogo giusto; e infatti fu
proprio così!
Parcheggiammo l’auto
vicino ad una casa; lì fuori vi trovammo il proprietario che immediatamente,
e probabilmente incredulo della tanta affluenza di persone in
quel campo posto proprio di fronte alla sua abitazione, ci esortò
ad esimerci da tanta curiosità, dato che, a suo giudizio, quelle
figure erano stato prodotte solamente dal gioco un po’ burlone
del vento.
Tuttavia decidemmo
di entrare alla sinistra del campo, rispetto alla strada da cui
eravamo arrivati, questo per avere il massimo rispetto della coltivazione
e del suo proprietario. Decidemmo di comportarci così poiché ritenemmo,
che essendoci passata molta gente, egli sarebbe stato sicuramente
molto infastidito, nonché preoccupato per il raccolto che avrebbe
potuto essere compromesso.
Ad
una prima occhiata, ci siamo subito accorti che il calpestio era
stato molto e per la maggior parte devastante riguardo alla stessa
figura comparsa in quel campo.
Dalle
foto che abbiamo potuto accludere a tale relazione, estrapolate
dal filmato registrato, che per qualche motivo a noi sconosciuto,
(forse dovuto a qualche interferenza elettromagnetica) è risultato
limitato nelle sequenze, (cosa di cui solo visionando lo stesso
a casa ci siamo accorti), si evincono alcune considerazioni.
Dopo
aver filmato più volte l’interno di almeno tre formazioni circolari,
si può osservare non solo l’ottimo stato della totalità del campo,
ma anche che ciò che era stato rappresentato in quella notte,
era stato purtroppo rovinato, e la grafica completa della raffigurazione
risultava ormai poco delineata e compromessa.
La
notte precedente aveva anche piovuto, e forse anche questo ha
contribuito ad “abbassare” o appiattire le spighe in più punti,
compreso le formazioni.
Bisogna ricordare
che in questo Comune padovano è la prima volta che viene segnalato
un crop circle.
Stiamo
comunque preparando approssimativamente una grafica di come deve
essere stato originariamente, non potendo però confermare in assoluto
le dimensioni e le posizioni esatte con i giusti rapporti in scala
metrica, poiché vi eravamo giunti solo nel tardo pomeriggio, avendo
avuto così a disposizione la luce solare per poco tempo.
Tuttavia abbiamo
però potuto raccogliere delle spighe che presentano delle vistose
piegature su entrambi i nodi principali, con vari ingrossamenti
degli stessi, (effetto questo che è stato ampiamente confermato
dalle valutazioni scientifiche); questo fattore può essere considerato
valido e conseguentemente può di diritto essere compreso nell’elenco
delle cosiddette “anomalie”. Tali nodi infatti devono essere stati
piegati forzatamente da qualche fonte di calore a noi ignota.
Abbiamo documentato
anche ciò con importarti immagini, e con almeno un paio di campioni
originali in nostro possesso.
Non
vogliamo assumerci la facoltà di dichiarare “vero” o “falso” tale
crop circle, ma abbiamo la completa consapevolezza che sia manualmente
sia i soli agenti atmosferici, non sono in grado di produrre tali
e sorprendenti effetti.
Personalmente, riallacciandomi a ciò che ha scritto Luciano, il
campo di grano l’ho riconosciuto a livello vibrazionale in vicinanza
ad altre coltivazioni, e per me è stata una esperienza emozionante:
nel mezzo di questo campo c’era pace e mi sentivo leggera, per
qualche minuto ho anche avuto la sensazione che il tempo si fosse
fermato. A nostro parere c’erano almeno tre formazioni circolari
non molto grandi e molto calpestate: camminando all’interno di
essi ho potuto notare le spighe come intrecciate e piegate ai
nodi, e anche molte altre spezzate. Questa è la nostra esperienza,
l’opinione di ciò che è stato visto, toccato con mano, e filmato.
Personalmente, in
sintonia con ciò che ha appena affermato Maria, devo ribadire
che, come accadde la prima volta che mettemmo piede in un crop
circles, (e questo fu nei primi giorni di giugno del 2003, a Nervesa
della Battaglia, poco distante dalla nostra sede), ho percepito
una grande energia che immediatamente liberava i miei emisferi,
causando uno stato di “leggerezza” (chiamiamola mentale), senza
precedenti.
Era
come se per qualche motivo a me ignoto, un canale diretto si unisse
dal cielo alla mia mente, una sensazione mai provata prima.
In
quella occasione, nel 2003, non ci fu possibile documentare l’intera
esperienza, dato che al nostro rientro ci accorgemmo che la telecamera
non aveva registrato assolutamente nulla. Inoltre, dal momento
che per noi era il primo “battesimo” con questa meravigliosa “simbologia”,
io e Maria, non ci sentimmo neppure di raccogliere, per dovuto
rispetto, nemmeno una spiga di campione, ma decidemmo di comune
accordo che se ci sarebbe stata ancora la possibilità, ne avremmo
riparlato in futuro.
Queste
sensazioni si sono ripetute anche a Vigonovo, e perciò abbiamo
deciso, insieme, di renderci testimoni di tale esperienza.